s p a z i o s a . m e n t e

Dalla testa di Giove nasce Athena, dea della guerra e della saggezza. Dalla mia testa nasce questo blog... che gli dei vi assistano! ehehehe

Lasciate ogni speranza voi ch'intrate....

Lasciate ogni speranza voi ch'intrate....
...e visto che ci siete lasciate anche un commento....
MiSSMoNRoe89

mercoledì 17 gennaio 2007

il film del giorno

Mi sento come un verme senza mela.

(Enrico Brignano in "Si fa presto a dire amore")

martedì 16 gennaio 2007

divinazione

Allora…allora…allora…
Sono resuscitata? O forse è meglio rinata?..giusto per non essere blasfemi. Anche perché non è che mi sono svegliata stamattina per andare in Paradiso…heheheheh
Diciamo piuttosto che mi sento come Virgilio nei suoi primi vagiti di Divina Commedia…se non ricordo male lui inizia il giro dai piani inferiori...ahahahahahah..
Ordunque…
Non sono resuscitata e se mai fossi dovuta rinascere avrei sicuramente scelto una realtà diversa! Cazzo e doppio cazzo! Ahahahahah..
Allora che cavolo è successo in questa giornata di metà gennaio?
La sveglia ha suonato che erano le 06.40 della notte (per me finchè non sono almeno le sette e mezzo del mattino è notte fonda!!). In parte ero sveglia dopo il nightmare con matù… tipo automa mi sono alzata…il mio inesorabile destino era lì che mi apsettava. E siccome sapevo che non potevo sfuggirgli gli sono perfino andata incontro..devo essere impazzita del tutto..e così sono arrivata ai portoni del palazzo parecchio prima del dovuto.
Ora sono qui…nella mia stanza della casa di campagna, dependance del castello reale, dove si tengono riunioni importanti che cercheranno di decidere sul futuro più o meno incerto del nostro mondo dei lavori e che tenteranno anche di decidere della nostra vita privata chiedendoci di dedicare anima e corpo (e quel che rimane del cervello!) per questa mission che non so quanto ci appartenga.
EH! Bella domanda! La rivolgo a me stessa….e attendo il responso dell’oracolo…
Mumble… mumble…. mumble…
- “Come? Cosa? Ma sei sicuro?” - chiedo all’ambiasciatore del mio mondo sommerso.”si! si!” risponde quello –“Riferisci pure!”
L’oracolo a quanto pare risponde:
“fottesega, fottegcazzo!!!”

Ahahahahahahahahahahahah…

venerdì 12 gennaio 2007

la frase celebre del giorno

Hai un aspetto di merda: qual è il tuo segreto?

Brando a De Niro in "The score"

effetto serra

Anche a xyz, in provincia di Cagliari sono le 15.00.
E sto in uno stato decisamente confusionale.
Sono lì che penso a come sto.
Un freezer probabilmente farebbe meno fatica di me ad esprimere le amozioni.
Ad un certo punto, mentre sono concentrata, sento dei rumori alle mie spalle.
Mi giro…e vedo..
Niente paura..sono solo quei due bestioni di gatto che mi consentono di girare per casa.
Le guardo meglio. Una è riuscita ad infilarsi sotto il tappetto. Anzi a dire la verità ha fatto una sorta di doppia piega in modo da non stare sdraiata sul pavimento freddo.
Comunque, per essere sicura che nessuno la disturbi, con la zampina sinistra, tiene bloccato il lembo del tappetto messo sulla testa e su una buona parte del corpo (date le dimensioni per coprire tutto il corpo ci vorrebbe un tappetto tipo lenzuolo matrimoniale!!!).
La guardo e mi chiedo sempre se non sia un esperimento genetico. Cacchio!!! Dorme a pancia in su con le zampe posterioridivaricate, e le zampine davanti piegate e la testa buttata all’indietro. Allora la guardo e le dico: “pupi, sei un gatto! I gatti non si mettono come ti metti tu.” lei spalanca gli occhi come se fossi io un essere strano, mi guarda, ed emmette un suono che non è affatto un miagolio!!!! Si rotola e si mette a pancia in giù. Stavolta per fortuna come un gatto. Che mi abbia capito veramente?!?
Comunque su Pupi ci potrei scrivere dei romanzi!!
E così i miei pensieri si distolgono dal tentativo di scongelare le emozioni.
Vabbè..lasciamole lì..tanto prima o poi….non hanno scampo!!!
Mi dico: “Si stanno scongelando i ghiacciai, il polo nord...tutto….vuoi che non si scongelino anche loro?!” Mi siedo su qualche bordo sicuro e aspetto che arrivi la piena..speriamo di non annegare, però!!! ehehehehe…

giovedì 11 gennaio 2007

aforismo del giorno

Tutte le decisioni definitive sono prese in uno stato d'animo che non è destinato a durare.
(Marcel Proust)

delirio mattutino

Ebbene sto da schifo! E sono solo le ore 9.30 del mattino. Sono sulla soglia di un attacco di panico o di cuore. Ancora non l’ho ben capito. Ma comunque sia, sento che l’infarto è in agguato.
A fine giornata potrei essere magari morta.
Aaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhh…almeno metto fine a questa agonia. A quest’’ansia che mi logora. Cazzo!!!
Se finisco una frase con cazzo non posso che iniziarne un’altra con minca!!!
Ordunque…
Minca!! Ho una tale agitazione che qualunque cosa andrebbe bene per farmela passare. Dal chiamare Attila o Dracula, se solo fossero qui, al masticare il peyote o qualunque tipo di droga esistente al mondo, dall’andare dallo stregone sciamano all’entrare in chiesa e buttarmi in ginocchio a pregare.
Insomma qualunque cosa va bene. Basta che mi passi.
Deve essere tutta colpa del segno.
E si! Colpa delle stelle. Fatemi dare la colpa a qualcuno o a qualcosa. Prendermi tutto il peso della cosa mi fa venire l’ernia doppia.
Si si colpa del segno. Lo leggevo ieri su Sfigology. Il grande manuale che ti dice tutto sui valorosi 12 cavalieri dello zodiaco. Davvero istruttivo!! Ahahahahah..
Il cancro, cioè il mio segno viene dipinto proprio a puntino. Non gliene risparmia una. Nemmeno per pietà.
E quindi non mi resta che spiegarmi anche io il mio malessere dicendo che è colpa della nostra immensa sensibilità.
Ma solo perché sono nata nel giorno sbagliato, mica perché ho sviluppato una personalità in funzione del luogo, del mondo nel quale sono vissuta e di tutto il resto…..!
Hihihihihi…

mercoledì 10 gennaio 2007

il messaggio del giorno per chi prende tutto troppo seriamente

Legge di Murphy sulla termodinamica

Sotto pressione, le cose peggiorano.

martedì 9 gennaio 2007

La cena di Natale

È un qualunque martedì prenatalizio. Le vacanze per fortuna sono in arrivo.

Suona la sveglia. “ma devo proprio andarci? Non è che sono malata?” Cerco di convincermi che ho la febbre ma alla fine mi faccio coraggio e vado.

Arrivo a palazzo e trovo i soliti intrighi del giorno prima.

Ma c’è la novità che la per la sera è stata organizzata una bella cena di Natale in un ridente paesino a 40 km da Cagliari. Così alle 17.30 sono in pole position. Vado di corsa a Cagliari. Passo per il centro commerciale a fare spesa per i gatti morti di fame e finalmente alle 19 dopo aver sbagliato strada per distrazione, beccando un traffico infernale, peggiorato dalle festività, arrivo a casa. Notare che alle 19.25 avevo appuntamento coi colleghi per andare alla cena del cactus nel paese degli struzzi (è vero!!): Ortacesus. Ti sfido a trovarlo nella cartina!!!

Tento di accendere la stufa a gas per cercare di far mollare la presa al gelo. Ci provo ma ho paura di saltare per aria. Chiamo il mio amico e gli chiedo come fare. Seguo le istruzioni ma ho paura lo stesso di saltar per aria così decido di lasciar perdere. Vince il freddo 1-0!! Mi infilo in bagno preriscaldato da stufetta elettrica e inizio la vestizione. Mentre sono in mutande che mi infilo le calze suonano al citofono. Decido che non me ne fotte niente e non rispondo. A quel punto suona il telefono. È un amico (quello che ha citofonato prima e al quale non ho risposto) che il mio amico, a cui avevo telefonato prima per chiedergli come accendere la stufa, aveva chiamato per dirgli di passare a casa ad accendermi la stufa. (ci hai capito qualcosa??)

Notare che per aprire il portone devo fare le scale fino a giù, aprire, poi chiudere e poi tornare a casa dopo la maledetta rampa.

Faccio tutto questo e mentre l’amico cerca di accendere la stufa che non ne vuole sapere, io corro a prendere la roba di qua, il maglione di là, la maglietta non so più dov’è…insomma alla fine mi vesto Credo e spero decentemente (anche se quando mi vedo riflessa nello specchio del ristorante mi faccio un po’ cagare!) ed esco di casa. In ritardo.

Appena chiuso il portone arriva il mio amico (quello a cui ho telefonato) che raggiunge il secondo, quello che era rimasto in casa ad accendermi la stufa. Si erano dati appuntamento a casa mia. Tanto hanno le chiavi e io posso andarmene.

Faccio la strada più corta nonché la più stretta e mentre sto per svoltare ecco che una macchina mi viene incontro e mi costringe a fare retromarcia. Incomincio ad imprecare “ma questo deficiente deve passare proprio ora maledizione?!” passa si affianca e chi era?? Mio fratello!!! Ahahahahah…abbassiamo il finestrino: miniaggiornamento e poi gli dico che sono di corsa per l’appuntamento per andare a cena fuori.

Mi dimentico di dirgli che a casa c’è gente. Non vorrei che pensasse che ci sono i ladri. Quindi mentre guido devo prendere il cel per chiamarlo. Mentre lo chiamo mi chiama la mia collega per sapere che fine ho fatto.

Arrivo all’appuntamento con 20 minuti di ritardo. Nessun minuto di vera sosta e un’adrenalina a mille. In tutto questo mi sto chiedendo chi diamine me l’ha fatto fare di dire che sarei andata alla cena! Sono sull’orlo di una crisi di panico. Mi vedo nel mio letto a riposarmi mentre sono costretta in una macchina che oltretutto fa strani scoppiettii.

UFF!!!!

Torniamo agli scoppietti.

Sono subito insospettita dal rumore. Li riconosco. So che non promettono niente di buono. Faccio al nostro autista….uno dei soliti colleghi che si offre volontario per portare in giro (con la macchina aziendale) delle belle donzelle come noi (mediamente 40 anni per gamba a testa!!!) e sentirsi figo!...ehehehe

Io: -Cosa sono questi scoppiettii?

Lui: -devono essere i filtri sporchi! Quando ho messo benzina la macchina era in riserva

Io: -BENZINA????? Ma la macchina è a gasolio!!!!!

Lui: -ma no è a benzina!

Al che si aggiungono al mio coro le altre due colleghe. Facendo in conti eravamo tre aquile starnazzanti:

- la macchina è diese!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Lui (messo alle strette): vabbè mi ha fatto il pieno il benzinaio, saprà lui quello che doveva mettere!

Io (sempre più dubbiosa) lascio perdere. Gli scoppietti per niente.

Lui fa il pavone saputello pensando di trovarsi in un pollaio.

Morale della favola: aveva messo benzina sul residuo di gasolio. Dando gas per “spurgare” i filtri sporchi stava iniziando a immettere benza nel motore diesel.

Il minchione ha dovuto lasciare la macchina lì al paesetto; il giorno dopo ha dovuto chiamare il meccanico per un preventivo, far recuperare il catorcio dal carro attrezzi e andare a prendere la macchina di cortesia in sostituzione.
E noi donzelle dopo la deliziosa cenetta ci siamo pure dovute trovare un passaggio
per il ritorno.

Ahahahahahahahahahahahahah….

BUON NATALE A TUTTI!

il proverbio del giorno










chi di gallina nasce, convien che razzoli!!